tag:blogger.com,1999:blog-45486614911648232892023-06-20T21:26:44.218-07:00LE MARCE FUNEBRI DI MOLFETTALE MARCE FUNEBRIFranco Stanzionehttp://www.blogger.com/profile/02485212176654651062noreply@blogger.comBlogger17125tag:blogger.com,1999:blog-4548661491164823289.post-74209652004641399472009-11-27T14:55:00.005-08:002009-12-27T02:12:29.570-08:001) AI CADUTI D' AFRICA ORIENTALE di Angelo Inglese<div align="justify"><span style="font-size:130%;">Il brano è la prima composizione funebre del Maestro Angelo Inglese. </span></div><div align="justify"><span style="font-size:130%;">Il titolo originario era “Terra di Dolore” ed è stata composta nel 1943 quando l’autore aveva appena 25 anni. </span></div><div align="justify"><span style="font-size:130%;">Da una semplice partitura per organo, manoscritta dal famoso copista molfettese Vincenzo Avellis, il prof. Mauro Spagnoletti, nel 1999, ha scritto la strumentazione bandistica per organico moderno. </span></div><div align="justify"><span style="font-size:130%;">La marcia è stata eseguita per la prima volta nell’anno 2000 in un concerto quaresimale. </span></div><div align="justify"><span style="font-size:130%;">Il brano, alquanto originale, è caratterizzato da un canto struggente in Do minore, affidato al flicorno tenore.</span></div><span style="color:#ffffff;">.</span><br />- Il testo è a cura del prof. Cosmo Tridente.Franco Stanzionehttp://www.blogger.com/profile/02485212176654651062noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4548661491164823289.post-88870947807342828732009-11-27T14:55:00.003-08:002009-12-27T02:16:16.650-08:002) ALBA DI PASSIONE di Damiano Binetti<div align="justify"><span style="font-size:130%;">La marcia fu composta nel 1988 dal Maestro Damiano Binetti, eccellente Direttore d’ Orchestra in Italia e all’Estero. </span></div><div align="justify"><span style="font-size:130%;">Allievo del Maestro Angelo Inglese e Michele Lufrano, ha iniziato a comporre all’ età di diciassette anni. </span></div><div align="justify"><span style="font-size:130%;">Tra le sue numerose composizioni per banda spiccano due marce funebri: “Alba di Passione” e “In morte del Maestro Angelo Inglese”. </span></div><div align="justify"><span style="font-size:130%;">Esaminando attentamente la prima composizione si nota che l’autore le ha voluto imprimere un carattere melodico, evidente già dall’inciso introduttivo che si sviluppa con vigore, seguendo un suo percorso, indipendente dallo sviluppo armonico. </span></div><div align="justify"><span style="font-size:130%;">In questo contesto, il rapporto tra armonia e ritmo diventa funzionale per descrivere il dolore come momento di discrasia rispetto allo sviluppo della vita, nella quale è pure essenziale. </span></div><div align="justify"><span style="font-size:130%;">Inoltre, durante l’ esposizione dei temi, spicca il passaggio dal modo minore al modo maggiore (Do minore – Mi bemolle maggiore), che crea un legame omogeneo tra la prima e la seconda parte della composizione. </span></div><div align="justify"><span style="font-size:130%;">La marcia si chiude in modo tradizionale, presentando la consueta coda, nella quale con sorprendente vitalità risalta un notevole studio contrappuntista, che riprende simultaneamente i temi principali con una esposizione dolce e vigorosa insieme.</span></div><div align="justify"><span style="color:#ffffff;">.</span></div><div align="justify"><span style="color:#000000;">- Il testo è a cura del prof. Cosmo Tridente.</span></div>Franco Stanzionehttp://www.blogger.com/profile/02485212176654651062noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4548661491164823289.post-36198203201932384742009-11-27T14:55:00.001-08:002009-12-27T02:17:41.744-08:003) A MIO PADRE di Alfredo Fiorentini<div align="justify"><span style="font-size:130%;">In origine la marcia, composta da Alfredo Fiorentini (autodidatta) nel giugno del 1964, era dedicata alla memoria di Papa Giovanni XXIII (1958-1963). </span></div><div align="justify"><span style="font-size:130%;">Successivamente fu dedicata al proprio genitore, Nicola Fiorentini, morto nel 1973, timpanista nella banda diretta dal Maestro Angelo Inglese. </span></div><div align="justify"><span style="font-size:130%;">Nel 1986 il Maestro Michele Consueto la riadattò alla strumentazione per banda. </span></div><div align="justify"><span style="font-size:130%;">La marcia, con il suo raffinato linguaggio armonico-melodico, si pone tra quelle più espressive della tradizione musicale molfettese della settimana santa.<br />Schematicamente può essere suddivisa in quattro temi: il primo tema, introduttivo, esprime il dolore per la perdita del genitore; il secondo tema, ricco di controcanti, è indipendente dal tema precedente. </span></div><div align="justify"><span style="font-size:130%;">Il terzo e quarto tema si evolvono rapidamente, per riprendere con grande passionalità il tema iniziale e concludere la composizione con un finale imponente, nella certezza che vivere nel cuore di chi resta non è morire.</span></div><span style="color:#ffffff;">.</span><br />- Il testo è a cura del prof. Cosmo Tridente.Franco Stanzionehttp://www.blogger.com/profile/02485212176654651062noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4548661491164823289.post-33202775390432255202009-11-27T14:54:00.035-08:002012-08-05T08:23:42.879-07:0014) PAOLO di Giuseppe Inglese<div align="justify"><span style="font-size:130%;">Scritta dal Maestro Giuseppe Inglese in memoria di suo fratello Paolo, morto il 2 febbraio 1980. </span></div><div align="justify"><span style="font-size:130%;">Questa marcia ha un carattere lirico e drammatico. </span></div><div align="justify"><span style="font-size:130%;">L’inizio della partitura ha un senso di mestizia e memorabile dolore, da cui segue un canto molto cupo, in modo minore che modula, nel successivo tono maggiore, un risveglio dei ricordi del fratello. </span></div><div align="justify"><span style="font-size:130%;">La seconda parte di questa marcia è affidata ai clarinetti che si susseguono a due voci, richiamando i duetti che i due fratelli eseguivano durante gli anni di studio al Conservatorio e la passione che avevano per tale strumento. </span></div><div align="justify"><span style="font-size:130%;">Venne eseguita per la prima volta in occasione della settimana santa del 1982 nei Comuni di Modugno, Carbonara e Noicattaro.</span></div><br />- Il testo è a cura del prof. Cosmo Tridente.Franco Stanzionehttp://www.blogger.com/profile/02485212176654651062noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4548661491164823289.post-42936765403519620252009-11-27T14:54:00.034-08:002012-08-05T08:22:12.927-07:0017) STABAT MATER N° 2 di Francesco Peruzzi<div align="justify"><span style="font-size:130%;">Lo “Stabat Mater n. 2” è un’altra splendida riduzione dell’ opera rossiniana, operata dal Maestro Francesco Peruzzi negli anni ’20 del novecento e donata all’Arciconfraternita di Santo Stefano. </span></div><div align="justify"><span style="font-size:130%;">La marcia, in Si bemolle minore, contrariamente al noto Stabat Mater n. 1, presenta dei temi più fedeli all’opera originale. </span></div><div align="justify"><span style="font-size:130%;">Nel nostro repertorio è l’unica composizione, insieme a “Triste Tramonto” di A. Luiso, ad avere un cambio repentino dei tempi musicali. </span></div><div align="justify"><span style="font-size:130%;">Dai quattro quarti classici della marcia funebre, si passa ai due e tre quarti. </span></div><div align="justify"><span style="font-size:130%;">Questa struttura particolare ha compromesso la marciabilità e resa difficoltosa l’esecuzione del brano e per tale motivo sarà stato probabilmente accantonato. </span></div><div align="justify"><span style="font-size:130%;">Nel 1998 il prof. Mauro Spagnoletti l’ ha ristrumentata per organico moderno ed è stato possibile così riascoltarla dopo 60 anni.</span></div><div align="justify"><span style="color:#ffffff;">.</span></div><div align="justify"><span style="font-size:100%;">- Il testo è a cura del prof. Cosmo Tridente.</span> </div>Franco Stanzionehttp://www.blogger.com/profile/02485212176654651062noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4548661491164823289.post-10523033114211239582009-11-27T14:54:00.033-08:002012-08-05T08:13:04.008-07:005) DELIRIO di Paolo Inglese<div align="justify"><span style="font-size:130%;">La marcia fu composta da Paolo Inglese (1948-1980), figlio del Maestro Angelo Inglese, nel 1973 in morte della madre Angela Sciannamea e fu eseguita per la prima volta in un concerto pasquale del 1974 tenuto all’esterno della chiesa del Sacro Cuore. </span></div><div align="justify"><span style="font-size:130%;">La composizione, da lui definita “poema funebre”, inizia con un assolo di oboe che per l’autore significava il commiato della madre dal coniuge e dai suoi due figli. </span></div><div align="justify"><span style="font-size:130%;">Continua in maniera dolce con il trio dei clarinetti fino alla presenza della madre davanti a Dio. </span></div><div align="justify"><span style="font-size:130%;">Il finale è maestoso con squilli di tromba, per concludersi con una parte tetra dei bassi e con il ritorno del canto dell’oboe. </span></div><div align="justify"><span style="font-size:130%;">Tecnicamente la marcia è divisa in tre tempi: inizia in Sol minore, il trio dei clarinetti è in Fa maggiore e si conclude in Sol maggiore. </span></div><div align="justify"><span style="font-size:130%;">Paolo Inglese è, fra l’ altro, autore di un poema sinfonico intitolato “Prime ore dell’ alba”, eseguito nel 1971 presso il teatro Apicella. </span></div><div align="justify"><span style="font-size:130%;">(Notizie fornite dal capo banda Cosmo Damiano Altamura, che doverosamente ringrazio).</span></div><div align="justify"><span style="color:#ffffff;">.</span></div><div align="justify"><span style="font-size:100%;">- Il testo è a cura del prof. Cosmo Tridente.</span> </div>Franco Stanzionehttp://www.blogger.com/profile/02485212176654651062noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4548661491164823289.post-4502738542024819512009-11-27T14:54:00.032-08:002012-08-05T08:12:39.213-07:0011) MESTIZIA di Giuseppe Amato<div align="justify"><span style="font-size:130%;">Poema funebre composto da Giuseppe Amato nel 1988 ed eseguito il 28 marzo dello stesso anno presso il teatro Odeon di Molfetta, a ricordo dei suoi compianti nonni. </span></div><div align="justify"><span style="font-size:130%;">Allievo di sassofono del Maestro Angelo Inglese, Giuseppe Amato (classe 1959) ha proseguito gli studi musicali conseguendo il diploma di clarinetto e l’ abilitazione all’insegnamento della Educazione musicale. </span></div><div align="justify"><span style="font-size:130%;">Particolarmente sensibile per la musica tradizionale locale, ha elaborato e scritto le partiture per banda delle marce funebri: “Elena” di Sergio Calò (eseguita attualmente durante le processioni della settimana santa), “My Love” (1895) e “Una Lacrima” (1897) di Luigi Cervellera (1871-1934), nonno dell’ omonimo titolare della farmacia sita in via Ten. Ragno. </span></div><div align="justify"><span style="font-size:130%;">Inoltre, è autore delle seguenti composizioni per banda: “Aurora” (fantasia in La minore per media banda, scritta nel maggio 1976); “Golgota” (marcia funebre scritta nel 1997 in memoria dello zio Mauro Masciopinto).</span></div><div align="justify"><span style="font-size:130%;">(Notizie fornite dall’autore, che doverosamente ringrazio).</span></div><div align="justify"><span style="color:#ffffff;">.</span></div><div align="justify"><span style="font-size:100%;">- Il testo è a cura del prof. Cosmo Tridente.</span> </div>Franco Stanzionehttp://www.blogger.com/profile/02485212176654651062noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4548661491164823289.post-46291354734940633182009-11-27T14:54:00.030-08:002012-08-05T08:09:17.562-07:009) IN MORTE DI GINA ALTAMURA di Giuseppe Inglese<div align="justify"><span style="font-size:130%;">La marcia funebre, composta per la scomparsa della moglie di Tommaso Altamura, fu da lui commissionata nel 1992 al Maestro Giuseppe Inglese che ne è l’autore. </span></div><div align="justify"><span style="font-size:130%;">Ha una introduzione col pieno di tutta la banda che si manifesta con quattro accordi in Do minore. Segue una melodia affidata ai clarinetti, per finire in Do maggiore con il canto affidato ai flicorni. Si conclude con tutti gli ottoni in un fortissimo Si bemolle minore. </span></div><div align="justify"><span style="font-size:130%;">Fu eseguita per la prima volta nella Cattedrale di Molfetta, diretta dall’autore, il 5 novembre 1995.</span></div><span style="color:#ffffff;">.</span><br />- Il testo è a cura del prof. Cosmo Tridente.Franco Stanzionehttp://www.blogger.com/profile/02485212176654651062noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4548661491164823289.post-82066925513257662312009-11-27T14:54:00.027-08:002009-11-28T06:19:03.862-08:004) ANGELA di Angelo Inglese<div align="justify"><span style="font-size:130%;">La marcia è stata scritta dal Maestro Angelo Inglese nel 1973 in morte di sua moglie Angela Sciannamea avvenuta il 17 novembre 1972. </span></div><div align="justify"><span style="font-size:130%;">Il brano, composto nel periodo di maturità artistica dell’autore è un vero poema funebre. </span></div><div align="justify"><span style="font-size:130%;">Dopo il motivo dominante, in Sib minore che profonde un dolore immenso, si apre un trio, in Re bemolle maggiore di una dolcezza estrema, dove i clarini, alla pari dei violini dell’orchestra, esprimono la catarsi di una tragedia.</span> </div><div align="justify"><span style="color:#ffffff;">.</span></div><div align="justify">- Il testo è a cura del prof. Cosmo Tridente.</div>Franco Stanzionehttp://www.blogger.com/profile/02485212176654651062noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4548661491164823289.post-84306172369184419642009-11-27T14:54:00.023-08:002009-12-27T02:23:18.896-08:006) DOLOROSO ADDIO di Angelo Inglese<div align="justify"><span style="font-size:130%;">La marcia, in Si bemolle minore, è stata composta nel giugno del 1962 a Valencia, in Venezuela, quando il Maestro Angelo Inglese aveva appena saputo la triste notizia della morte di sua madre, Giovanna Cipriani. </span></div><div align="justify"><span style="font-size:130%;">Il brano a lei dedicato è di una omogeneità straordinaria. </span></div><div align="justify"><span style="font-size:130%;">Al canto dominante del tenore si alternano due trii di una dolcezza appassionante. </span></div><div align="justify"><span style="font-size:130%;">Il prof. Vito Lucivero ha musicato il suddetto canto con dei versi poetici da lui composti. </span></div><div align="justify"><span style="font-size:130%;">Nei concerti quaresimali degli anni ’70, infatti, il brano, quasi un poema funebre, è stato addirittura cantato.</span></div><span style="color:#ffffff;">.</span><br />- Il testo è a cura del prof. Cosmo Tridente.Franco Stanzionehttp://www.blogger.com/profile/02485212176654651062noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4548661491164823289.post-20142596831215967852009-11-27T14:54:00.021-08:002009-12-27T02:24:57.996-08:007) DON SEBASTIANO di Gaetano Donizetti<div align="justify"><span style="font-size:130%;">Don Sebastiano, re di Portogallo, è un dramma serio in cinque Atti di Eugène Scribe, tratto dal dramma omonimo di Paul Henri Foucher (1838) e musicato da Gaetano Donizetti tra il febbraio e il novembre del 1843. </span></div><div align="justify"><span style="font-size:130%;">La prima rappresentazione avvenne al Théâtre de l' Opéra di Parigi, ll 13 novembre 1843, sotto la direzione di François Antoine Habeneck. </span></div><div align="justify"><span style="font-size:130%;">Donizetti revisionò l' opera per l'allestimento del 6 febbraio 1845 al Kärntnerthortheater di Vienna, aggiungendo un' Aria di Zayda nel secondo Atto. </span></div><div align="justify"><span style="font-size:130%;">La versione italiana, eseguita alla Scala di Milano il 14 agosto 1847, è la traduzione di Giovanni Ruffini e somiglia più al libretto tedesco, che a quello parigino.</span></div><span style="color:#ffffff;">.</span><br />- Il testo è a cura del prof. Cosmo Tridente.Franco Stanzionehttp://www.blogger.com/profile/02485212176654651062noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4548661491164823289.post-19970702954841543902009-11-27T14:54:00.019-08:002009-12-27T02:26:18.939-08:008) IN MEMORIA DI ANTONIO MARINO di Angelo Inglese<div align="justify"><span style="font-size:130%;">La marcia, composta nel 1975 dal prof. Vito Lucivero, vuole essere un ricordo del collega maestro di scuola elementare, scomparso nel 1974 all’età di 53 anni. </span></div><div align="justify"><span style="font-size:130%;">E’ stata interamente strumentata per organico moderno dal Maestro Angelo Inglese. La strumentazione bandistica di questo brano è stato l’ultimo lavoro artistico del Maestro. </span></div><div align="justify"><span style="font-size:130%;">In questa composizione si notano già gli aspetti di una marcia moderna e ricca di passione.</span></div><span style="color:#ffffff;">.</span><br />- Il testo è a cura del prof. Cosmo Tridente.Franco Stanzionehttp://www.blogger.com/profile/02485212176654651062noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4548661491164823289.post-48549516582217180142009-11-27T14:54:00.015-08:002009-12-27T02:29:18.526-08:0010) MATER DOLOROSA di Francesco Peruzzi<div align="justify"><span style="font-size:130%;">Questo brano evidenzia il tentativo del Maestro Francesco Peruzzi di strumentare per banda un canto che porta il medesimo nome, composto per il settenario da suo padre, Giuseppe Peruzzi. </span></div><div align="justify"><span style="font-size:130%;">Il risultato è stato quello di creare una composizione poco marciabile che per tale motivo non ha avuto un seguito. </span></div><div align="justify"><span style="font-size:130%;">Per un concerto quaresimale del 1999, il prof. Mauro Spagnoletti l’ha ricostruita e riadattata all’organico moderno.</span></div><span style="color:#ffffff;">.</span><br />- Il testo è a cura del prof. Cosmo Tridente.Franco Stanzionehttp://www.blogger.com/profile/02485212176654651062noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4548661491164823289.post-13973169448691178282009-11-27T14:54:00.011-08:002009-11-28T06:20:06.918-08:0012) MESTIZIA di Angelo Inglese<div align="justify"><span style="font-size:130%;">Fu composta nel 1969 dal Maestro Angelo Inglese per commemorare la dipartita del</span></div><div align="justify"><span style="font-size:130%;">suocero, Paolo Sciannamea. </span></div><div align="justify"><span style="font-size:130%;">E’ stata ristrumentata nel 2002 per merito del lavoro certosino del prof. Mauro Spagnoletti avvalendosi dell’ascolto di una vecchia registrazione.</span></div><div align="justify"><span style="font-size:130%;color:#ffffff;">.</span></div><div align="justify">- Il testo è a cura del prof. Cosmo Tridente.</div>Franco Stanzionehttp://www.blogger.com/profile/02485212176654651062noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4548661491164823289.post-23126624039172008212009-11-27T14:54:00.009-08:002009-12-27T02:32:20.752-08:0013) MICHELE di Mauro Spagnoletti<div align="justify"><span style="font-size:130%;">Composta dal Prof. Mauro Spagnoletti nell’ottobre del 2000 in memoria del giovane musicista, Michele Pisani, scomparso prematuramente l’8 ottobre 2000 all’età di 18 anni. </span></div><div align="justify"><span style="font-size:130%;">Il Pisani era studente al Conservatorio “N.Piccinni” di Bari diplomando in tromba, oltre che un musicante nella banda “S. Cecilia” diretta dal Maestro Vincenzo Facchini. </span></div><div align="justify"><span style="font-size:130%;">Il tema iniziale, ripreso al finale, esprime nella tonalità in Fa minore un profondo sentimento di tragicità attenuato dal trio centrale in Fa maggiore. </span></div><div align="justify"><span style="font-size:130%;">La marcia fu eseguita per la prima volta nel Duomo il 21 marzo 2001.</span></div><span style="color:#ffffff;">.</span><br />- Il testo è a cura del prof. Cosmo Tridente.Franco Stanzionehttp://www.blogger.com/profile/02485212176654651062noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4548661491164823289.post-907155405193913392009-11-27T14:54:00.005-08:002009-12-27T02:36:17.061-08:0015) SHALOM di Michele Consueto<div align="justify"><span style="font-size:130%;">La marcia funebre Shalôm, del Maestro Michele Consueto, è un’ opera scritta in memoria di Fra Bernardino de Robertis e commissionata dal prof. Pasquale Minuto in occasione della morte del frate. </span></div><div align="justify"><span style="font-size:130%;">Egli apparteneva all’Ordine dei frati minori, fondato da San Francesco d' Assisi, in cui, mediante la professione dei voti di povertà, obbedienza e castità, i frati si impegnano a seguire più da vicino Cristo. </span></div><div align="justify"><span style="font-size:130%;">Fra Bernardino de Robertis era spesso in Terra Santa per condurre una vita evangelica in molteplici attività caritative e pastorali, sforzandosi di mantenere vivo il carisma del Serafico Padre San Francesco. </span></div><div align="justify"><span style="font-size:130%;">La marcia è pensata per far rispecchiare, al meglio, tutte le caratteristiche del frate. </span></div><div align="justify"><span style="font-size:130%;">Dopo una breve introduzione, vi è un primo tema caratterizzato dalla cellula musicale d’introduzione. </span></div><div align="justify"><span style="font-size:130%;">Segue un ritornello affidato prima ai clarinetti per poi sfociare nel “tutti”, quasi a mettere in risalto la vita del frate che come semplicemente viveva, semplicemente si trovava a contatto con molta gente. </span></div><div align="justify"><span style="font-size:130%;">Il secondo tema poi, è un ribadire la possibilità di poter essere utile anche nella semplicità più assoluta. </span></div><div align="justify"><span style="font-size:130%;">Il finale è il ritorno al primo tema, senza molto tergiversare, simbolo indiscusso della vita di fra Bernardino. </span></div><div align="justify"><span style="font-size:130%;">Dal 2006, anno della composizione, la marcia viene eseguita durante il Concerto del Giovedì Santo per conto della Confraternita di Santo Stefano.</span></div><span style="color:#ffffff;">.</span><br />- Il testo è a cura del prof. Cosmo Tridente.Franco Stanzionehttp://www.blogger.com/profile/02485212176654651062noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4548661491164823289.post-84247522124792273312009-11-27T14:54:00.003-08:002010-01-01T12:17:52.595-08:0016) SINCOPATA di Giuseppe de Candia<div align="justify"><span style="font-size:130%;">E’ la marcia inedita di Giuseppe de Candia, l’ autore della famosa marcia funebre n. 4 della quale esisteva una partitura generale in Biblioteca Comunale. </span></div><div align="justify"><span style="font-size:130%;">Il Maestro Damiano Binetti, nel 1990, ne ha rifatto il riadattamento alle esigenze organiche moderne e ha ricostruito completamente il trio poiché mancavano alcuni fogli nella partitura centrale dell’archetipo originale. </span></div><div align="justify"><span style="font-size:130%;">Nel 1999 il prof. Mauro Spagnoletti ha manoscritto tutte le partiture per i singoli strumenti per poter eseguire la marcia in un concerto quaresimale.</span></div><p><span style="color:#ffffff;"><span style="color:#000000;">- Il testo è a cura del prof. Cosmo Tridente. </span>.</span> </p>Franco Stanzionehttp://www.blogger.com/profile/02485212176654651062noreply@blogger.com