Scritta dal Maestro Giuseppe Inglese in memoria di suo fratello Paolo, morto il 2 febbraio 1980.
Questa marcia ha un carattere lirico e drammatico.
L’inizio della partitura ha un senso di mestizia e memorabile dolore, da cui segue un canto molto cupo, in modo minore che modula, nel successivo tono maggiore, un risveglio dei ricordi del fratello.
La seconda parte di questa marcia è affidata ai clarinetti che si susseguono a due voci, richiamando i duetti che i due fratelli eseguivano durante gli anni di studio al Conservatorio e la passione che avevano per tale strumento.
Venne eseguita per la prima volta in occasione della settimana santa del 1982 nei Comuni di Modugno, Carbonara e Noicattaro.
- Il testo è a cura del prof. Cosmo Tridente.
